Coro CAI Mainarde
Il “Coro CAI Mainarde” trova la sua ufficialità da dicembre 2021, nell’avere un regolamento (previsto a livello nazionale) e un Direttivo presieduto da Annamaria Lanni, vice-presidente Pasqualino Sciatore, Segretario Pietro Amodei e 2 consiglieri, Lucia Di Iorio e Pietro Ranieri. La direzione artistica è affidata al Maestro Marco Amodei che con infinita pazienza e garbo ha accettato di guidare voci inesperte. Il Coro nasce dalla volontà di “unire”. Infatti il “Coro CAI Mainarde” è costituito da soci della Sezione di Isernia e la Sottosezione di Montaquila “Valle del Volturno”.
Componenti in ordine alfabetico:
BASSI: Amodei Pietro, Sciatore Pasqualino, Venditti Pasquale
CONTRALTI: Carbone Annamaria, Ciallella Letizia, Crudele Adele, De Luca Marilena, Jemma Caterina
SOPRANI: Boccia Simonetta, Del Riccio Benedetta, Di Iorio Lucia, Lalli Mariagrazia, Lanni Annamaria, Rossi Graziella
TENORI: Pacifico Mario, Ranieri Pietro, Vitucci Andrea
La prima esibizione ufficiale del coro, avviene al Decennale della Sottosezione di Montaquila, 11 febbraio 2024, e vengono proposti i seguenti canti:
“Quel mazzolin di fiori” è un canto che appartiene alla tradizione popolare di autore anonimo che nasce in Val Sugana.
“Improvviso”, fu composto dal maestro Bepi De Marzi. Pensate a questo canto come a una ninna nanna, in cui si racconta del momento dell’imbrunire. E, infatti, “l’ombra che viene” non oscura ma “azzurra” le colline, richiamando proprio quell’immagine dei monti che, al tramonto, sembrano diventare azzurri. Tutto è rassicurante, perché dominato da “chi spegne il giorno” che “conosce bene il sole” e “colora i nostri sogni”.
“Signore delle cime” fu scritto, nella musica e nel testo, nel 1958 da Bepi De Marzi. Il brano, è una preghiera dedicata alla memoria di un suo amico, Bepi Bertagnoli, che fu travolto in montagna, 7 anni prima, da una slavina nel 1951.
“La Montanara” È l’inno ufficiale del CAI. Il canto nacque nel luglio del 1927: l’alpinista Toni Ortelli scrisse testo e musica in ricordo di un amico valdostano morto sul Monte Rosa. Arrivata al maestro Luigi Pigarelli a Trento, venne da lui armonizzata a quattro voci. Venne donata al Coro della SOSAT (Sezione Operaia Società Alpinisti Tridentini), che ne curò la prima edizione del 1930. Il canto è ispirato alla leggenda di Soreghina, figlia del Sole, anche se le parole del canto menzionano appena questa storia, lasciando spazio all’evocazione di valli, boschi e canti alpini.
“La domenica andando alla messa”, armonizzato da Luigi Pigarelli, è un canto popolare del Trentino. Racconta della storia di una ragazza, corteggiata ma scoperta dai genitori e perciò mandata in convento.
“Fortunatamente nella musica non c’è chi vince e chi perde, ma solo tanta voglia di condividere emozioni ed esperienze…” Giovanni Allevi
L’invito del “CORO CAI MAINARDE” è di unirvi a loro e provare a cantare per un continuo “crescendo…”.
Il coro è aperto a tutti.